Sabine De Barra

sabato 17 giugno 2017

Piccola chicca per le cinefile come me: la sceneggiatura originale :)

Qualche settimana fa ho avuto il piacere di scoprire un film che mi ha semplicemente rapita, a tal punto che l'ho visto due volte nel giro di pochi giorni: una cosa che non mi accade spesso! 
Le Regole del Caos è un film in costume, ambientato all'epoca della costruzione dei giardini di Versailles. Non rispecchia fedelmente il periodo storico come i personaggi che l'hanno vissuto, e la protagonista è un personaggio inventato. Anche se frutto della fantasia, è stato costruito a regola d'arte!
Sabine De Barra è il centro della storia, pur figlia della finzione è dotata di straordinaria concretezza, forza e sensibilità. È lei che ti affascina e fa innamorare, non per la bellezza, ma per l'esempio che è: una donna forte, caparbia, un'eccellenza ed avanguardia nel suo campo, capace di ottenere ciò che desidera rimboccandosi le maniche e mettendosi all'opera. È una donna moderna, dal vissuto degno di un personaggio romantico, che ha saputo affrontare le tragedie della vita acquisendo uno sguardo profondo e un cuore sensibile e simpatetico.


Tra i personaggi realmente esistiti vi è André Le Nôtre, il giardiniere e paesaggista cui si deve il canone del giardino alla francese, caratterizzato da una perfetta geometria e dalla prospettiva che domina la costruzione in ogni dettaglio, ma anche gli intrichi dei parterre che affascinano l'occhio dell'osservatore.
Sentire di nuovo il suo nome, le sue creazioni (in particolare i giardini di Vaux-le-Vicomte, con le sue statue e zone laterali che si nascondono alla vista, come le uscite di scena a teatro) e gli accenni a quell'arte di cui fu Maestro, mi ha riportato in mente tutto quello che ho studiato per l'esame di Botanica Storica dei Giardini, ma soprattutto ha ravvivato il desiderio di approfondire maggiormente la materia, capace di fondere molti miei interessi.
Inoltre, questo film mi ha fatto riflettere anche sul significato dell'Arte, grazie a ciò che dice Le Nôtre in risposta alla domanda del Re Sole sulla natura del progetto di Madame De Barra:
Quando la bellezza è descritta con tanta immaginazione allora è Arte.


Bellezza.

Un concetto, un ideale estremamente sfuggevole ed allo stesso tempo limitante, soprattutto per le donne. Perché fin da piccole veniamo spinte a dover essere sempre belle buone e gentili, e non esserlo ti infligge una lettera scarlatta da cui difficilmente ci liberiamo, e che ti segna a vita.
La bellezza, però, cos'è? Quale bellezza inseguo nella mia vita, quale cerco di concretizzare nelle mie opere?
La risposta è lì, tra le righe della sceneggiatura:
Re Luigi XIV
Alcune di queste rose paiono appassire e sfiorire.
Sabine De Barra
Quel destino attende tutte le rose, sire. Tutte le rose sono esposte agli elementi, vostra maestà: germogliano, sbocciano e sfioriscono. La rosa cresce interamente ignara, passando naturalmente da una condizione a un'altra e, benché gli elementi possano trattarla crudelmente, non ne è consapevole e continua verso la sua fine senza consapevolezza della sua beltà. Ahimè, non è lo stesso per noi.
Re Luigi XIV
Se una tal rosa potesse parlare, che direbbe?
Sabine De Barra
Si, sono qui. Ho fatto il mio dovere vegliata dalla natura, e dopo di me i miei figli lo faranno. C'è contributo più grande o fine più leggiadra?
Re Luigi XIV
Una rosa saggia.
E' questa la bellezza che inseguo: la naturale bellezza dell'essere se stessi, senza finzioni, senza artifici, accettandosi ed assecondando le trasformazioni che il tempo, la vita impone, ma senza perdere mai le proprie forza e volontà. Come le piante che talvolta seccano per poi tornare a germogliare e fiorire. Come Sabine De Barra, che - dopo dei lutti importanti - si mette alla prova e sfida se stessa e i suoi limiti proponendosi come paesaggista a chi ha scritto la storia della disciplina in Francia.


Immaginazione.

Ciò che ho sempre coltivato per tutta la mia vita, fin da quando ero bambina. Quando vedevo in una poltrona con sedile estraibile, il mio personale castello con ponte levatoio. Il super-potere che mi ha sempre permesso di esser capace di vedere con occhi diversi, andando in profondità, così come di sentire in maniera diversa come qualcuno diverso da me può (sia esso umano, animale, vegetale, poco importa).
Quel potere che permette di andare oltre: l'ordinario, il quotidiano, il conosciuto, l'obsoleto.
Quel potere che, in fondo, è una capacità che ci aiuta a superare noi stessi e i nostri limiti, aiutandoci allo stesso tempo a dimostrare il nostro profondo valore ed ad offrire il nostro unico contributo, perché nessuno sarà mai capace di immaginare allo stesso modo di un altro. E stanno qui tutte l'importanza e preziosità di ciascuno di noi: siamo unici nel nostro genere.
L'immaginazione è tutto, eppure è solo l'inizio. Lo diceva pure George Clooney in una delle sue pubblicità, "Immagina, puoi". L'immaginazione è la base di ogni processo creativo, l'humus fertile dove le idee germogliano, si nutrono e crescono.
Non ci sarebbe nessun Leonardo, Michelangelo, Fidia o Frida, perché l'immaginazione è il primo strumento di ogni creativo, ed anche una delle caratteristiche fondamentali di ciò che possa debitamente essere ritenuto opera d'Arte.


Arte.

Forse ai tempi di Le Nôtre e Luigi XIV erano considerate tali solo le arti decorative e scultoree, ma loro stessi dimostrarono che ve ne erano altre, come l'ars topiaria. Oggi giorno, poi, la sapienza manuale si è andata inestricabilmente legando a quella fatta di codici, dando materia ad una realtà virtuale idealizzata come immateriale.
Oggi si parla d'arte facendo riferimento alle più varie attività, ma quando ciò accade si riferisce sempre ai massimi livelli che sono state capaci di raggiungere.
Quando si parla d'Arte si parla spesso di talento, esperienza, pratica, creatività... Per me non c'è nulla che ne sappia essere rappresentante ed espressione come la Natura, davanti a Lei si diviene preda della sindrome di Stendhal ed è difficile restare del tutto impassibili.
Per questo l'ho scelta come mia musa, perché sa ispirarmi, sa accendere la mia immaginazione, mi ammalia ed intriga, mi spinge a conoscerla meglio e, conoscendola, a rappresentarla meglio, attingendo soprattutto a quella caratteristica che ha instillato in ogni sua creazione e, quindi, anche in noi: l'originalità.
Esserlo non richiede nessuna straordinaria capacità, ma solo amore e fiducia in se stessi.

Bellezza, Immaginazione ed Arte. Gli ingredienti segreti, gli strumenti di lavoro, gli ideali di cui cerco di informare la materia quando creo, consapevole che ogni creazione della Natura è in sé unica ed inimitabile, ma ciononostante reinterpretabile.



Negli ultimi anni mi sono sempre chiesta come doveva essere la persona che avrebbe indossato le mie creazioni, ora lo so: è una donna come Sabine De Barra.
Lo so, lei vive nel reame perfetto dell'ideale, mentre noi che siamo fatte di carne ed ossa siamo spesso imperfette, ma è Sabine che si agita dentro di noi: è il suo esempio che ci spinge ad aspirare di più per noi stesse, a superare i nostri limiti e le nostre paure, ad essere forti e rigogliose come le querce d'estate. E' lei cui diamo vita quando curiamo il nostro angolo verde e tutte le creature che lo abitano, conoscendole tutte per nome e cognome, così come ne conosciamo i bisogni e le necessità.
Siamo noi Sabine e, quale sia l'Arte cui ci dedichiamo nella vita, non è altro che la nostra personalissima ricerca dell'Eden.

Ecco perché l'ho scelta come "nume tutelare" ed ispiratore delle mie creazioni, come del mondo vi gira attorno.

Segreto di Iside ~ Isis' Secret

martedì 23 maggio 2017


Let me show you the photos of the commission, at last!
Few weeks ago it went to its new home and I have to admit that I miss it!🙄

Ecco finalmente le foto della commissione finita!
È già da un po' nella sua nuova casa e devo ammettere che mi manca!🙄

This set of jewellery is inspired to Isis, Osiris' wife and Horus' mother. She was the Great Mother in the Egyptian pantheon; originally she was associated to the earth, her body was Egypt itself and the Nile - and its delta - was identified with her yoni, so that its floods were considered to be the mestruation of the goddess. In its fertile water, along with papyrus, her sacred flowers grew, those flowers that her priestesses and priests used for inducing their mystical experiences: blue water lily.

Questa parure si ispira ad Iside, la sposa di Osiride e la madre di Horus. Lei è la Grande Madre del pantheon egizio; inizialmente era una divinità legata alla terra, il suo corpo era l'Egitto stesso ed il Nilo - col suo delta - fu identificato col sacro grembo della dea stessa, così nelle sue esondazioni furono riconosciuti i cicli cui il corpo della dea, e delle donne, andava periodicamente incontro. Nella sue fertili acque, assieme ai papiri, crescevano i fiori a lei sacri, che le sue sacerdotesse e suoi sacerdoti usavano per vivere le proprie esperienze mistiche: le ninfee blu.


Thanks to these flowers, people that devoted their lives to her worship freed their spirits, lifted through the different stages of initiations. The goddess promised them the eternal life, which was symbolised with the ankh, the key to rebirth, and with the scarab, which, according to myths, travelled through the lower world each night emerging only at dawn.
The passing of centuries made Isis the magic goddess, the enchantress and the keeper of the arcane knowledge, but not just that: she became the Queen of heaven, merging her functions with those of the goddess Nut, which was the representation of the Milky Way, the starry sky.
So the goddess saw her dominions to expand from earthy matters to those of sky and soul; that was what I chose to represent through my jewels, so that they could be considered a call to empower oneself and manifest one's own will, dedicated not just to the woman who asked for the commission, but for every woman. And making them was an empowering experience for me as well. 

Grazie a questi magnifici fiori, le persone che le si consacravano e si dedicavano al suo culto potevano liberare il proprio spirito e lasciare che si elevasse attraverso le varie iniziazioni. A loro la dea prometteva la vita dopo la morte, simbolicamente rappresentato dall'ankh, la chiave per la rinascita, e dallo scarabeo che, secondo il mito, attraversa il mondo infero ogni notte per poi uscirne allo spuntar del nuovo giorno.
Col passar dei secoli e millenni, Iside divenne la dea della magia, la conoscitrice di ogni incanto e dell'arcana sapienza, ma non solo: divenne la Regina dei cieli, assimilando tra le sue funzioni anche quelle che un tempo erano della dea Nut, la Via Lattea, la volta stellata.
Così la dea estese la sua potestà non solo sulla terra, ma anche sulle regioni celesti e dello spirito; è questo ciò che ho scelto di rappresentare attraverso la parure, perché fosse un invito per colei che lo riceveva ad attingere e manifestare il proprio potere e la propria volontà nel mondo. Un'esperienza che tutte le donne devono vivere, così come l'ho vissuta anche io durante tutta la sua creazione.


I chose to use also her sacred stones, like turquoise and corals, that were added to the chain of the necklace, but they were also my source of inspiration - along with the plants - for the variety of colours I chose for the set.

Oltre ad i suoi simboli, ho scelto di utilizzare anche quelle pietre che erano a lei sacre, come il turchese e il corallo, che sono state aggiunte nella catena della collana. E' ispirandomi agli elementi naturali, quali la flora e i minerali che erano a lei consacrati, che ho fatto le mie scelte cromatiche per la realizzazione della parure.


This is the set before baking: the most terrifying moment during the making of!

Ecco la parure prima del momento più terrificante della sua realizzazione: la cottura!


Work in progress...

lunedì 27 marzo 2017

If you’ve passed in my Etsy shop, you’ve probably seen that it’s closed now; I decided to do so because I want to improve a lot of things there, things that can’t wait anymore to be changed, it’s a hard job, but someone has to do it, and… here there’s no one else except me, so the time has come! :)

Se sei passata nel mio negozio Etsy, avrai notato che al momento è chiuso; lo sarà solo temporaneamente, perché desidero apportare dei miglioramenti che non potevano davvero più aspettare, è una fatica, che qualcuno deve pur fare, e qui… non c'è nessun altro a parte me, quindi mi rimbocco le maniche! :)

Etsy Resolution Italia


This need for changes came while I followed the Italian Etsy Resolution program, which helped me see what was wrong in my shop, what needed to be improved, and what had to be done to find its way and become the awesome place I’ve always dreamt about. During the time it lasted and while I followed the exercises they gave us, I had the opportunity to focus on what I have to improve not only in the shop, but also in its virtual homes you can find in the net (they're in the column on your right). I had time to find what was still missing, what I could share with and through my creations, and how I could put a “little” piece of me into them. I hope that what emerged with digging into the heart of Naturæ Cor is really representative of its core nature.
I have to admit that this wasn't the first time that I followed the Etsy Resolution program, because I tried following the UK program organized last year, but it didn't work very well for me. I don’t know if it was because of how it was organized or because of the social media chosen to run it, but it was really difficult to follow. Even if the Italian edition chose the same social network (a Facebook group) to let members discuss and grow together, in my opinion it was far better organized than the British 2016 edition. First of all, Etsy sent an email after signing up the program explaining what the member could do before opening a shop (because the program was made for people who desired to open an Etsy shop from the scratch, even if there were also people - like me - who already have one which needed to be improved). After a week, the program started and it led us into an intensive month: each week had its own topic which was showed and explained firstly through emails we received from the marketplace which led us to related articles of the sellers’ handbook, than we had to do the exercises about the particular topic and wait for the tutors and members’ reviews, and - if there still were some doubts about the topic - we had to make questions which would find answer in a video in which the tutor made a sort of resume of the topic of the week.
I wasn't really sure about joining it again, because thinking about the previous “British” (...there were several people from outside UK) experience led me to think it wouldn’t be so helpful, but when I knew who would be the tutors of the course I had no doubts: it was going to be an interesting and useful program. The tutors were the former captain of Etsy Italia Team, Francesca Baldassarri, and the former admins of the same team, Irene Renon, Marta Bra and Laura Dusini: names that made me think that the program would be organized, planned and run very well, making it a great opportunity to improve my skills as shop owner. And it definitely was.
It was also a starting point, because it made me understand that there are passions that I want to cultivate and improve, because they're part of my creative life and they have all an important role in it, even if they play it in different ways. I found two of them particularly important: photography and drawing, and they're the first I want to begin exploring.

Questo desiderio di cambiamento è sorto mentre seguivo il programma Etsy Resolution Italia, che mi ha aiutata a capire cosa sbagliassi col negozio, cosa bisognasse migliorare, e cosa servisse per renderlo quel luogo nella rete che ho sempre sognato.
Nell’arco della sua durata e mentre svolgevo gli esercizi che ci assegnavano, ho avuto la possibilità di mettere a fuoco ciò che dovevo migliorare non solo nel negozio, ma anche in quelle case virtuali che ha sparse nella rete (che puoi trovare nella colonna alla tua destra). Ho avuto il tempo di capire cosa ancora mancasse, cosa potessi condividere con e attraverso le mie creazioni, e come potessi mettere una “piccola” parte di me in ciascuna di esse. Spero che ciò che è emerso con questo lavoro di scavo e ricerca proprio nel cuore di Naturæ Cor sia davvero rappresentativo della sua vera natura.
Devo ammettere che questa non è la prima volta che partecipo al corso Etsy Resolution, perché ho cercato di seguirlo anche l’anno scorso nella sua edizione britannica, ma non mi fu di molto aiuto. Non so se è stato per via di come fu organizzato o del social media scelto per condurlo, ma fu davvero difficile seguirlo. Anche se l’edizione italiana ha scelto lo stesso social network (un gruppo Facebook) per permettere ai partecipanti di discutere e crescere assieme, secondo me è stato organizzato molto meglio rispetto a quello britannico dell’anno scorso. Prima di tutto, Etsy ha inviato un’email dopo la registrazione a ciascun membro spiegando cosa fare prima di aprire il proprio negozio (in effetti il corso era indirizzato a persone che desideravano aprire per la prima volta un negozio Etsy, anche se vi erano anche persone - come me - che già ne hanno uno che desiderano migliorare). Dopo una settimana è iniziato il programma che c’ha catapultato in un mese davvero intenso: ogni settimana si affrontava un argomento specifico che veniva prima illustrato approfonditamente con un’email inviata dal marketplace che rinviava ai relativi articoli del manuale del venditore, poi si svolgevano gli esercizi relativi a quell’argomento e si aspettavano i commenti e le correzioni dei tutor e degli altri partecipanti, e - qualora ci fossero ancora dubbi inerenti il particolare argomento - si potevano porre delle domande cui i tutor avrebbero dato risposta con un video che riassumeva anche l’argomento della settimana.
Sinceramente non sapevo se parteciparvi di nuovo, perché ricordando la precedente esperienza “britannica”(...c'erano molte persone che non lo erano) mi veniva da pensare che non mi sarebbe stata molto d’aiuto, ma quando seppi chi sarebbero state le tutor del corso non ebbi più dubbi: sarebbe stato sicuramente utile ed interessante. Infatti le tutor erano l’ex-capitana dell’Etsy Italia Team, Francesca Baldassarri, e le ex-admin dello stesso team, Irene Renon, Marta Bra e Laura Dusini: dei nomi che erano una sicura garanzia che il corso sarebbe stato senza dubbio ben organizzato, pianificato e condotto, rendendolo una bella opportunità per migliorare le mie capacità nella gestione del negozio. E così è stato.
È stato anche un punto di partenza, perché mi ha fatto comprendere che ci sono passioni che desidero coltivare e migliorare, perché sono parte integrante della mia vita creativa e hanno tutte un ruolo importante al suo interno, anche se lo svolgono in modi diversi. Due soprattutto sono particolarmente importanti: la fotografia ed il disegno, le prime che ho deciso di esplorare.

Accidents happen sometimes… | Quegli incidenti di percorso…


Nevertheless, my hands are so busy now: I made the first part of the Spring collections, but unfortunately one of the materials I used made it burn during the baking, so I have to made it again (but there won't be other over baked or "we're gonna burn" pieces in the future, so don't worry!). I know that it's a very sad happening, but I can’t stop thinking about the great opportunities it gives me: I can improve some parts of the pieces in ways that I wasn’t able to do when I first made them and using materials I hadn’t few days ago: they’re going to turn out better than the first time, but let’s cross our fingers for an extra amount of luck.
More over, the burning accident turned out to be more fruitful that I hadn't expected: between the burned things there were also a pair of earrings I made that I would have completed after the baking, but luck decided that I had to make them again and a little bigger than the first attempt, but what's more they gave me the inspiration to create a whole collection dedicated to them and the subject they were inspired by, but I don’t say anything more about them: let me surprise you!

Ciononostante, le mie mani sono all’opera: ho realizzato la prima parte della collezione primaverile, ma sfortunatamente uno dei materiali che ho impiegato l’ha fatta bruciare durante la cottura, così devo rifarla da capo (ma stavolta non ci saranno pezzi abbrustoliti o letteralmente bruciati, quindi non preoccuparti!). È stato un evento tutt'altro che piacevole, però non posso fare a meno di pensare alle possibilità che mi ha offerto: posso migliorare alcune parti delle creazioni in modi che non mi era possibile realizzare la prima volta ed utilizzando materiali che non avevo fino ad alcuni giorni fa: credo proprio che verranno meglio di quelli che ho già realizzato, ma incrociamo le dita che non si sa mai!
Inoltre, quest’incidente durante la cottura è risultato essere molto più fruttuoso di quel che mi aspettassi: tra le cose bruciacchiate c’erano anche un paio di orecchini che avrei dovuto ultimare dopo la cottura, ma la fortuna ha voluto che li facessi di nuovo ed un po’ più grandi del primo tentativo, e per di più mi hanno spinta a creare un’intera collezione dedicata a loro e al tema cui si ispiravano, ma non dico nient'altro al riguardo: lascia che ti sorprenda!

Commissions in progress | Commissioni in corso


I'm also going to start a commision I had very recently, which turned out in an unexpected and fab way, because I can consider it as the first piece of a serie I was only dreaming about in the last months, but if you like the idea and what you're going to see after I'll end the commission, well... I've tons of great ideas and I'm completely open to each new one you want to share with me, as you can see. I'll explain more about this project when I'll show the finished creation, be patient!
If I have to say the whole truth, I’d never thought to be so excited about doing a commision, I’d always thought that it would be hard to do because you had some limits, not only the ones you naturally have, but also the ones which are given by the object of the commission as well as the expectations of the brave person who asked you to challenge yourself by going beyond your own limits, or finding a good way to do a great job while respecting your skills and improving them at the same time. Any way I found joy and pleasure while working on it, because even if you're the designer and the maker you're not completely alone and have the pleasure to co-work with someone else: that's something very important to me, because it elevates the person who asked the commission to the level of co-maker, because it's thanks to her that I can create, she's joining the making of the piece she asked for, even if she only gave a topic and shared 15 minutes of her time to explain me what she wanted. It was during these minutes that I had the insight about how the piece had to be, what features needed to be underlined and what values had to be stressed. I’m really appreciating working on this commission, because respecting the needs of the request doesn’t mean going against my own way of creating a piece of jewellery, but following it completely: it means let my creativity fly and find its way in the matters used. It’s amazing!
It’s not the first commission I have, but those of the past were mostly reproductions of what I already made, so I only had to follow my notes and designs making little differences in order to make them one of a kind pieces too, but this time it’s completely different and that’s why I’m so excited!

So… stay tuned for the coming creations​!

Inoltre sto per realizzare una recente commissione, che per puro e magnifico caso ha fatto sì che la possa considerare il primo pezzo di una serie che negli ultimi mesi stavo meditando di realizzare, ma se ti piace l’idea e ciò che vedrai alla fine dei lavori, beh… ho un sacco d’idee e sono più che aperta ad accogliere quelle che vorrai condividere con me, come puoi vedere. Ti dirò di più non appena la commissione sarà ultimata, quindi sii paziente!
Se devo dire tutta la verità, non pensavo che sarei stata tanto eccitata di realizzare una commissione, ho sempre pensato che sarebbe stato difficile a causa dei limiti imposti, non solo da quelli che hai di natura, ma anche quelli dati dall’oggetto della commissione così come dalle aspettative di quella coraggiosa persona che ti ha chiesto di metterti alla prova andando oltre i tuoi limiti, o trovando il miglior modo per fare un buon lavoro facendo sì che tu possa rispettare le tue capacità e migliorarle allo stesso tempo. Ho comunque provato gioia e piacere nel lavorarci su, perché, anche se sono io che realizzo il progetto sia come disegno che materialmente come gioiello, non sono completamente sola e ho il piacere di collaborare con qualcuno: per me è molto importante, perché eleva la committente al rango di co-produttrice, perché è grazie a lei se creo, è partecipe della realizzazione del pezzo che ha richiesto, anche se ha contribuito solo scegliendo il tema e ha condiviso 15 minuti del suo tempo per spiegarmi cosa desidera. È stato proprio in quei minuti che ho avuto l’intuizione su come doveva essere il pezzo, quali caratteristiche dovessero essere sottolineate e quali valori marcati. Mi sta davvero piacendo lavorare a questa commissione, perché rispettare i bisogni della richiesta non significa andare contro il mio modo di creare un pezzo di gioielleria, ma seguirlo completamente: significa mettere le ali alla mia creatività e lasciare che trovi la strada per trasformare la materia. È fantastico!
Non è la prima commissione che ricevo, ma quelle passate erano più che altro riproduzioni di ciò che avevo già creato, quindi dovevo solo seguire le note ed i disegni che avevo fatto facendo in modo di differenziarle dall’originale così che fossero anche loro dei pezzi unici, ma questa volta è completamente diverso ed è per questo che sono così entusiasta!

Quindi… resta sintonizzata in attesa delle prossime creazioni!


PS: Ho deciso di invertire le lingue, perché mi piaceva l'idea che l’italiano fosse in corsivo, che tra l'altro in inglese si dice proprio italic :) E non certo perché meno importante come lingua, anzi!

Babbo Natale Segreto II

sabato 11 febbraio 2017


Dimenticavo di mostrarvi il regalo che ho ricevuto dalla mia bravissima Babba Natale, Maria Caterina Delucis, la mente, le mani ed il cuore di MC Wonderland. Lei crea bei complementi d'arredo usando solo un filo, ma quanta magia e grazia è capace di diffondere ed ispirare!

I forgot to show you the gift I received for the Secret Santa Claus: it's a hedgehog made by Maria Caterina Delucis, the amazing crafter and owner behind the scene of MC Wonderland. She makes decorations for home decor using only rope and wire, but everything she makes is full of charm and elegance!


A me ha regalato un bel riccio, avendo visto che sono un'amante della Natura, e devo dire che mi piace molto! L'ho battezzato, da brava napoletana, Fritz e lasciato in compagnia dell'orsetto e del coniglietto sulla scrivania, così che possa ricordarmi dei suoi amici in carne ed aculei che dimorano nei boschi. Eccolo in tutta la sua bellezza! Maria è davvero bravissima e il suo riccio un vero incanto!

Looking at my shop, she rightly thought that I'd appreciate something which would remind me of Nature, so she gave me as gift a hedgehog which I called - as any Neapolitan would have done - Fritz and I left him in a good company: with the English bear and the sweety bunny, on my desk. In this way every time I look at him he reminds me of the wood and the wild life. But let me show him in its whole greatness! Maria did a great job and her hedgehog is so charming!


Vi consiglio di dare un'occhiata al suo shop che trovate qui e magari aiutarmi a capire come fanno le sue creazioni a mantenere la forma, io ancora non sono riuscita a scoprire il suo segreto!

Well, what can I say? Go and visit her shop, you'll suddenly understand that it's worth a visit! ...And if you can understand how her creatons are able not to loose their shape, let me know because I still don't figure it out!
Made With Love By The Dutch Lady Designs